
Devo dire che a me quest’aria di surreale desolazione piace molto.
Ieri sera sono uscita per andare a ritirare la spesa al Drive – penso che ormai tutti ci siamo attrezzati in questo modo – e per strada non c’era nessuno. Un’atmosfera da apocalisse, volendo vedere il lato tragico della faccenda.
Io l’ho trovato affascinante: nessuna macchina in giro, il parcheggio del supermercato vuoto… solo il silenzio della notte. L’aria è incredibilmente pulita, si vede a occhio nudo che in cielo manca quella parte grigina a cui siamo abituati qui al Nord.
Ma siamo proprio sicuri che questa situazione particolare stia portando solo svantaggi? Sono sempre la solita ottimista, spero tanto che tutto questo possa portare almeno qualche persona ad una riflessione sullo stile di vita insostenibile che abbiamo condotto in questi decenni.
Se poi non sapete bene che fare in questo isolamento, provate a sostenere una scrittrice dedicandole qualche minuto per leggere il suo libro: