Difficile tenere la concentrazione.
Il primo giorno sei piena di entusiasmo, il secondo ti sforzi e dopo la prima frase le parole escono da sole, il terzo ti dici che non hai ancora ben chiare le idee per proseguire.
Sembra una stupidaggine, ma una pagina al giorno può sembrare una enormità. Però è questione di abitudine, è questione di non farsi distrarre dalla telvisione o dall’essere troppo stanca.
Sì, le notti insonni incidono sulla mia creatività, ma il punto è che la storia la so, le idee ci sono quindi in un certo senso è come se non mi dovessi inventare niente. Beh più o meno.
Scrivere non è mai meccanico, devi essere in vena, avere la giusta tranquillità mentale, ma devi anche essere in grado di non metterti da sola i bastoni tra le ruote. Io lo faccio. In molti lo facciamo. Ci sono i giochini sul cellulare, i messaggini, i social. Un sacco di perdite di tempo che una volta non c’erano. Un sacco di distrazioni che hanno disabituato il nostro cervello alla concentrazione, alla pazienza, alla costanza.
Costanza, più che concentrazione. Ecco cosa mi manca.